POST-NOVIZIATO
La croce è icona di gratuità, disponibilità e offerta di sé. È scuola del senso della vita, dove impariamo che il chicco di grano, quando cade e muore, produce molto frutto (Gv 12,24).
Nella croce Francesco scoprì la povertà e la nudità di Gesù e concepì nella propria vita il tentativo di vivere in modo sempre più povero e nudo. Il postnoviziato, ultimo stadio della formazione iniziale, deve servire ai fratelli a configurare la loro vita a quella del Maestro.
NATURA
L’itinerario formativo del postnoviziato deve essere lo stesso per tutti i frati in ragione del suo essenziale riferimento alla consacrazione religiosa e alla professione perpetua.
E poiché nella nostra vocazione la vita evangelica fraterna occupa il primo posto, anche durante questo periodo le deve essere data la priorità (Cost 32,2).
OBIETTIVI DI QUESTA TAPPA
- Consolidare la comunicazione, la conoscenza reciproca, la trasparenza nelle relazioni e la corresponsabilità fraterna.
- Testimoniare la solidarietà, la giustizia e la verità accanto a quelli che soffrono.
LE DIMENSIONI
- Consolidare la centralità della consacrazione della propria vita;
- Scoprire nella preghiera e nella Parola l’azione costante dello Spirito;Vivere in una sana tensione l’equilibrio fra azione e contemplazione.
- Rafforzare una struttura affettiva che favorisca l’interdipendenza e aiuti a superare l’individualismo;
- Integrare, basandosi sull’accompagnamento, le esigenze spirituali, fisiche, intellettuali e affettive;
- Programmare il tempo in un sano equilibrio fra le necessità personali, quelle comunitarie e il servizio ai poveri.
- Consolidare un giudizio critico, aperto ed evangelico;
- Approfondire lo studio della Sacra Scrittura, della teologia, della liturgia, della storia e della spiritualità dell’Ordine. Tutti i frati, indipendentemente dalla scelta clericale o laicale, devono ricevere le basi sufficienti per poter dare solido fondamento alla propria vita di consacrazione e di servizio;
- Acquisire una conoscenza sufficiente della storia dell’Ordine e della propria Circoscrizione.
- Imparare a programmare e valutare in fraternità gli impegni pastorali; vivere esperienze di missione in situazioni di frontiera; cercare l’equilibrio fra l’azione, la vita spirituale, la vita fraterna e lo studio.
- Consolidare la sequela di Cristo, affrontando anche le difficoltà;
- Costruire un’identità carismatica senza incrinature, configurando la propria vita a quella del Maestro;
- Rileggere la realtà a partire dal mistero della croce, dove l’amore si concretizza nella libertà, nell’espropriazione di sé e nel dono.
ALTRI TEMI RIGUARD ALLA FORMAZIONE
il postnoviziato è il tempo adatto per conoscere e fare esperienza delle diverse forme di lavoro possibili nell’Ordine. Il criterio ultimo del discernimento non può essere né l’autorealizzazione né le urgenze istituzionali, ma la volontà di Dio Padre (JöhriRav 9; VIII CPO 11).
L’economia:
devono essere consolidati i criteri per l’uso trasparente ed etico dei nostri beni, vivendo la solidarietà fra di noi e con i poveri, il consumo responsabile e un’economia attenta al sociale. È auspicabile che i postnovizi partecipino all’elaborazione del bilancio della fraternità (Economia 19).
Giustizia, pace ed ecologia:
con uno stile di vita semplice i postnovizi si devono esercitare nel dialogo, nel rispetto e nella stima della diversità. L’amore per Cristo deve tradursi nel desiderio di costruire la pace e abbracciare la causa del Regno a favore dei poveri (Giustizia 63-66).
Mezzi di comunicazione e nuove tecnologie:
si favorisca un senso critico per un uso adeguato dei mezzi di comunicazione. È conveniente organizzare corsi e seminari specifici, l’elaborazione di direttive normative nei diversi contesti culturali e la possibilità di creare e gestire risorse pastorali e di evangelizzazione attraverso le nuove tecnologie (V CPO 58; RFund 182).
CRITERI DI DISCERNIMENTO
- Capacità di assumere un impegno definitivo e di vivere i consigli evangelici;
- Maturità affettiva;
- Esperienza personale di Dio e vita di preghiera;
- Iniziativa personale e responsabilità della propria vita religiosa; capacità di vivere e di lavorare in fraternità;
- Servizio agli altri, specialmente ai più poveri;
- Senso della giustizia, della pace e del rispetto del creato;
- Sufficiente libertà interiore e pratica della povertà;
- Senso di appartenenza alla fraternità, all’Ordine e alla Chiesa.